..notizie di cronoca riguardanti l'investigazione privata..



Mercoledì, 17 Luglio 2013 

 

La ladra era un'impiegata: incastrata da una cam nella ditta

 

Era l'impiegata della ditta a rubare nel registratore di cassa e nella borsa della titolare. A incastrare la dipendente, fino al giorno prima insospettabile, una microtelecamera piazzata nell'impresa di termoidraulica alla prima periferia di Lucca, da un investigatore privato a cui si erano rivolti i proprietari. D'accordo con gli agenti della squadra mobile diretti da V. R., l'investigatore ha installato in ufficio la cam piazzandola sulla borsa della titolare. All'interno la polizia aveva messo banconote fotocopiate in modo da avere un'ulteriore prova per inchiodare il ladro. Così è bastato attendere qualche giorno per mettere nei guai l'impiegata.

 

by Investigatore Privato Roma



L’allenatore fa sesso con l’allieva, arrestato Lui ha 52 anni, lei 15

Massa, inchiodato dalle 'prove' del detective ingaggiato dal padre della giovanissima atleta

 

Massa. 2 agosto 2013 - E’ stato preso quasi in flagranza, dentro l’auto, mentre faceva sesso con lei. Gli uomini della squadra mobile di Massa avevano sistemato nella vettura una microspia. Stavano cercando indizi, prove per 'inchiodare' l’uomo, accusato di violenza sessuale nei confronti di una minorenenne, ma forse non pensavano neanche loro che arrivasse a tanto.

Ora S.B., 52 anni, massese, è agli arresti con l’accusa di 'atti sessuali con una minorenne'. Quando gli uomini l’hanno portato in Questura a Massa, ha detto che voleva morire. Che intendeva suicidarsi.

E così il pm A. C. ne ha disposto l’immediato trasferimento nell’infermeria del carcere, dove si trova sotto stretta sorveglianza. S.B. è sposato e ha un figlio che frequenta l’università. E per la moglie e il ragazzo la notizia dell’arresto dell’uomo e soprattutto le motivazioni, sono stati un colpo durissimo.

Questa terribile storia inizia probabilmente nel 2012. La ragazza è una giovane spezzina che allora aveva 14 anni. Il padre, amico di S.B., la porta nella società sportiva che l’uomo allena. Si fida di lui, è una persona che nell’ambiente sportivo apuano è molta conosciuta.

Nella vita ha una sua professione ma dedica ogni momento del suo tempo libero ad allenare questa o quella società sportiva. A Massa ma anche in provincia della Spezia. Poi però il padre vede la ragazza cambiare sotto i suoi occhi. E gli viene un terribile dubbio. Non vuole crederci, S.B. è un suo amico e prima di rivolgersi alla polizia chiama un detective privato chiedendogli di verificare se i suoi sospetti sono fondati. Forse in cuor suo spera di sbagliare. ma dopo poco l’investigatore privato gli porta la brutta notizia. E’ tutto vero.

L’uomo allora si presenta alla polizia di Massa e racconta la terribile vicenda. In silenzio la squadra mobile inizia a cercare le prove. Mette i telefoni dell’uomo sotto controllo, lo pedina. E scopre che quando la moglie non è in casa, S.B. porta la ragazzina in casa. Poi martedì sera, il colpo di scena. La 'cimice' posta nella vettura dell’uomo registra i suoni inconfondibili di un rapporto sessuale completo. Gli agenti corrono nel parcheggio a Poveromo e intervengono.

 

Ieri, parlando con i giornalisti, la dottoressa A. C. ha negato di aver già interrogato l’allenatore. E ha spiegato che S.B. rischia una pena tra i 5 e i 10 anni. "La legge - precisa il magistrato - prevede l’aggravante e la procedibilità d’ufficio quando ad avere un rapporto con un minore di 16 anni è un genitore, o comunque qualcuno a cui il minorenne è stato affidato. Come l’allenatore di una società sportiva". Il magistrato ammette che il rapporto era consensuale ma è difficile, molto difficile, parlare di amore tra una quindicenne e un cinquantenne.

 

by Investigatore Privato a Roma


Spariva la merce all'Iper La mente dei furti? Un dirigente

 

Stradella, bottino da 130mila euro.

 

L'uomo era stato addirittura promosso, poi i sospetti. L'azienda truffata assume un'agenzia investigativa che scopre il metodo: l'uomo faceva evitare i controlli all'uscita e falsificava i bilanci per evitare ammanchi

 

Stradella, 8 agosto 2013 - Stufe a pellet, attrezzi costosi come tosaerba e trapani. Il tutto per la considerevole cifra di 130mila euro. Tutto sparito in modo fraudolento da un negozio di una nota catena di bricolage di Stradella, nel Pavese. Tre mesi di indagini dei carabinieri hanno portato alla denuncia, per furto aggravato in concorso, di quattro persone, una di queste aveva ricoperto un ruolo di prestigio nella direzione del polo commerciale.

I furti sarebbero avvenuti nel periodo dal 2009 al 2012 e il tutto sarebbe emerso dopo un’indagine interna disposta dalla direzione centrale dell’impresa commerciale, a seguito di un altro fatto avvenuto in un emporio del centro Italia. Uno dei denunciati, che ricopriva un ruolo dirigenziale, dopo aver operato a Stradella, per merito e per i risultati ottenuti, era stato promosso e trasferito ad altro incarico, come ispettore. Anche se non sono noti particolari sull’accaduto, tuttavia, qualcosa non è andato per il verso giusto anche in questa nuova veste.

 

Questo ha spinto l’azienda ad avvalersi anche di un’agenzia investigativa e poi di avvisare i carabinieri. Non c’è voluto molto per scoprire il “buco” nella gestione dell’emporio di Stradella. Quando i complici del dirigente, nel ruolo di normali clienti, si presentavano per caricare la merce, per eludere i controlli da parte dei responsabili del magazzino che hanno il compito di verificare gli scontrini pagati prima di procedere alla consegna della merce, interveniva il responsabile, assicurando che le verifiche erano già state eseguite. L’ammanco, poi, non risultava perchè pare che i bilanci venissero sistematicamente falsificati. Talmente florida l’attività illegale che ci sarebbe anche il sospetto che altra merce, meno costosa, possa essere stata sottratta finendo, in questo caso, nella voce “taccheggio”. La notizia ha fatto rapidamente il giro della città. Dal punto vendita di bricolage nessuno vuole commentare l’accaduto.


Filmava sotto le gonne in un supermercato di Agliana: denunciato

 

L'uomo, 48 anni, è un metronotte in servizio a Firenze. 

 

Pistoia, 9 agosto 2013 - CON UNA MICRO camera, nascosta nel marsupio, altre volte nel carrello della spesa, riprendeva le gambe e le parti intime delle donne che andavano a fare la spesa nella Coop di Agliana, puntando il suo obiettivo sotto le gonne delle sue ignare vittime. Per questo ieri mattina l’uomo, A. M., 48 anni, metronotte in servizio a Firenze, ma residente ad Agliana, è stato denunciato dai carabinieri per il reato di «illecita interferenza nella vita privata». L’uomo, che è sposato e ha due figlie, era un habitue del supermercato ed era stato notato da tempo dagli addetti alla sicurezza della catena.

 

Di solito, sceglieva l’ora di punta per le sue riprese, dalle 10 alle 11, il momento in cui riteneva fosse più facile trovare le sue prede, alcune anche molto giovani. La tecnica era sempre la stessa: l’uomo prendeva un piccolo carrello, di quelli rossi che si trovano all’interno del supermercato e che hanno il cestino molto in basso, così da poter posizionare la telecamera in modo da riprendere le gambe e le parti intime delle signore. Poi, si aggirava tra i reparti del negozio, facendo quasi sempre una minima spesa: pane, acqua e poco altro.

 

Per il suo giro, restava nel negozio anche un’ora, il tempo sufficiente per registrare le immagini che avrebbe poi rivisto a casa, scaricandole sul suo pc grazie alla chiavina usb. MA I SUOI TOUR «sessuali» non sono sfuggiti agli attenti controlli degli uomini in servizio nel supermercato, quelli dell’agenzia investigativa G., che fa servizio nelle Coop e Ipercoop tra Firenze, Prato e Pistoia. Data la gravità dei fatti, i vigilanti avevano segnalato il caso ai carabinieri della stazione di Agliana, che ieri mattina, appunto, sono intervenuti, dopo l’ennesima visita al negozio.

Come tutte le volte, anche ieri l’uomo si è presentato puntuale al suo appuntamento. Erano circa le 10.30 quando ha iniziato a girare tra i reparti del supermercato, manon sapeva di essere controllato. Né tantomeno si aspettava che, al termine del suo giretto, all’uscita del negozio, ci fossero i militari della stazione di Agliana, ad aspettarlo.

 

L’UOMO non ha fatto resistenza e, suo malgrado, ha dovuto consegnare il marsupio con la telecamera contenente i filmati carpiti senza il consenso delle signore. E’ scattata una perquisizione in casa, dove i carabinieri hanno sequestrato altro materiale che in queste ore viene visionato. A quanto sembra, non ci sarebbero nelle riprese immagini di minorenni. Questo, almeno per ora, alleggerisce il quadro indiziario dell’uomo.


Indagano su business e tangenti e finiscono in carcere

Cina, investigatori privati sempre più in difficoltà

di E. B.

 

Diventa sempre più dura la vita per i detective privati attivi in Cina. L'ultimo caso riguarda il britannico Peter Humphrey, fondatore dell'agenzia di investigazioni ChinaWhys Co. che ha sede a Hong Kong, specializzata in frodi fiscali. Egli è stato arrestato dalla polizia ed è tuttora trattenuto.

 

 

Anche la moglie americana, partner nell'attività professionale, Yu Yingzeng, risulta irreperibile.

 

Sembra esserci un collegamento con le indagini svolte dalle autorità cinesi sul colosso farmaceutico inglese GlaxoSmithKline, sospettato di aver pagato tangenti a ospedali e medici. Proprio l'azienda sarebbe o sarebbe stata uno dei clienti di Humphrey.

 

Ma non è l'unico caso di un investigatore detenuto sul territorio cinese. Un ricercatore canadese si trova in carcere da oltre un anno senza prove concrete a suo carico. È la dimostrazione, dicono alcuni addetti ai lavori, di quali provvedimenti possano colpire i cittadini stranieri nel paese asiatico.

 

Chi per professione mette a disposizione di aziende e uomini d'affari operanti in Cina soluzioni per ridurre il rischio (così i detective definiscono la loro attività) si presenta spesso come consulente. Ma questo modello di business è sempre più osteggiato. A causa dei recenti e numerosi scandali che hanno colpito l'establishment locale, è sempre più difficile ottenere materiale e informazioni di una certa importanza su materie delicate come quella economico-finanziaria. Gli analisti sostengono che corruzione e frodi pesano per quasi 900 miliardi di dollari (680 mld euro) sugli investimenti stranieri diretti che le aziende hanno effettuato nell'ex Celeste impero nell'ultimo decennio.

 

ChinaWhys è una delle agenzie più utilizzate dalle multinazionali per indagare su tangenti e altre pratiche scorrette che le danneggiano. Per scoprire gli imbrogli, alcuni investigatori privati indossano microcamere oculari, ricorrono a finte visite d'affari nelle aziende o, ancora, pagano profumatamente le segretarie che sono a conoscenza di preziosi segreti. Ma spesso il lavoro implica anche una precisa e impegnativa analisi contabile. Fatto sta che, nel caso di Humphrey, come dice chi lo conosce bene, è presumibile che la polizia lo abbia trattenuto in quanto lo considera una fonte di informazioni e non perché abbia commesso reati. La sostanza, tuttavia, non cambia: chi indaga privatamente in Cina disturba il sistema.

 

by Detective Privato Roma

 


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- Socio dal 1994 -
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  - Socio dal 1989 - Convenzione con L'ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI
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